Fino a qualche anno fa sembrava impensabile che blasonate aziende europee si potessero concedere il lusso di aprire i loro orizzonti anche verso la fascia di pubblico intermedia, con binocoli che arrivassero a costare anche “solo” 500 euro. Tuttavia, negli ultimi anni questa tendenza sta cambiando. Vuoi per la crisi economica che ha toccato anche questo settore e portando ad un calo delle vendite dei binocoli Top, vuoi per la diffusione di lenti economiche sempre migliori, anche una azienda storica come la Zeiss si è lanciata nel mercato dei binocoli di fascia intermedia.
Dopo l’annuncio della linea entry-level Kowa BD HD (che costeranno proprio 500 euro), anche la Zeiss si è accodata con la sua nuova gamma Terra ED. Inizialmente si è pensato che l’azienda tedesca non volesse commercializzare questa nuova linea anche nel vecchio continente e soddisfare i palati solo degli utenti oltre oceano, però alla fine non è stato così e anche noi abbiamo potuto mettere le mani su questo nuovo prodotto. Dopo averlo utilizzato a fondo per qualche settimana quindi, mi sono seduto alla mia scrivania e ho iniziato a buttare giù questa recensione.
Aspetto pratico
Per quanto ne sappia il Zeiss Terra ED 8×42 è costruito in “terra” cinese. In effetti anche sul motore della messa a fuoco troviamo un piccolo indizio, la scritta infatti dice “design by Zeiss”, quindi progettato dai tedeschi, ma non assemblato. Tuttavia questo non dovrebbe far storcere il naso più di tanto ai puristi di turno e per una serie di motivi vari. Innanzitutto in Cina sorgono fior fiore di aziende specializzata nell’ottica e nel settore astronomico, inoltre è risaputo che se hanno un progetto tra le mani, lo sanno riprodurre in maniera impeccabile! Questo in fondo accade sempre di più in numerosi campi. In questo caso la collaborazione potrebbe essere andata in diversi modi.
La Zeiss ha curato il progetto e l’azienda cinese lo ha prodotto e assemblato, oppure la Zeiss ha inviato anche le parti e l’azienda cinese lo ha solo assemblato. Potrebbe anche essere che la Zeiss riceva dalla fabbrica cinese tutti i binocoli per un controllo qualità, ma questo forse ne alzerebbe il prezzo e non sarei pronto a metterci la mano sul fuoco. Alcune voci di corridoio affermano che la Zeiss invii il vetro SCHOTT in Cina e “segue” il controllo qualità. Tuttavia le stesse voci dicono che la costruzione e l’assemblaggio delle parti meccaniche siano totalmente affidate all’azienda cinese.
Aspetto tecnico
La verità non la sapremo mai, ma posso raccontarti tutti i pregi di questo strumento. Il binocolo è piuttosto leggero, il suo peso non va oltre i 700gr. Il suo design richiama quello classico dei binocoli Zeiss, tra cui il Zeiss HT e il Zeiss Conquest HD. Personalmente il colore blu non mi fa impazzire, avrei preferito che fosse completamente nero o grigio scuro, ma è una questione di gusti, il blu mi ricorda troppo quelli giocattolo. Inoltre in questo caso il logo blu della Zeiss, presente su tutti i suoi binocoli, risulta poco evidente e spicca molto meno.
Nel momento in cui scrivo so che arriverà nei negozi anche la versione grigia, che sarà certamente la mia preferita. Lo Zeiss Terra ED è un binocolo entry-level di alte prestazioni. L’immagine è molto nitida al centro, un po’ meno ai bordi. L’aberrazione cromatica non è troppo evidente e il degrado che si nota ai bordi non è mai fastidioso. La luminosità è più che soddisfacente, mentre il marchio Zeiss è sinonimo di assoluta qualità, nonostante il binocolo venga prodotto in Cina resta un prodotto rispettabilissimo e adatto a tutti coloro che desiderano un binocolo Zeiss, ma non vogliono spendere 1000 euro.