Nikon è spesso un’azienda che offre tantissime soluzioni nel settore dei binocoli con prismi a tetto ad un prezzo inferiore ai 300 euro. In questa recensione andremo ad analizzare il Prostaff 10×50, nato per essere utilizzato in natura e di fascia entry-level. Il Prostaff ovviamente non può raggiungere la robustezza, l’affidabilità e la cura dei modelli di fascia superiore, ma tuttavia, come la maggior parte dei binocoli Nikon, sembra molto ben progettato.
Il corpo è realizzato in in resina policarbonata e fibra di vetro, il peso non è eccessivo e si attesta sugli 800gr, davvero niente male per appartenere alla categoria dei 50mm. La messa a fuoco, che ovviamente è interna, viene regolata dalla classica manopola centrale, mentre la regolazione delle diottrie è affidata ad una semplicistica ghiera in plastica, solo sull’oculare destro. La messa a fuoco è abbastanza onesta, senza impuntamenti particolari e con un punto di fuoco abbastanza preciso, che sembra più che soddisfacente per la media utenza. Da test interni siamo stai in grado di mettere a fuoco particolari ad una distanza minima di circa 4.5 metri, ruotando la manopola di quasi un giro si può passare fino all’infinito, chiaramente la rotazione maggiore avviene alla distanza minima di messa a fuoco, fino ai classici 15-20 metri.
Caratteristiche del binocolo
Ovviamente il binocolo è impermeabile (con il classico sistema O-Ring), oltre ad essere riempito di azoto per evitare la formazione di muffe interne. Per quanto riguarda l’ottica, chiaramente non si può pensare di poter utilizzare ottiche a bassa dispersione ponendosi il binocolo in una fascia di prezzo intermedia, quindi il Prostaff 10×50 ovviamente non fa eccezione, le sue ottiche sono delle semplici acromatiche e talvolta esibisce, specialmente durante le situazioni a forte contrasto, un poco di aberrazione cromatica, la quale si percepisce com un lieve alone verde-viola attorno alle sagome dei soggetti che vengono inquadrati. L’aberrazione cromatica laterale ovviamente è superiore a quella che è presente in asse.
La tonalità dei colori è leggermente calda. Il binocolo Nikon Prostaff 5 10×50 non è grandangolare e il campo di vista fornito dagli oculari è di 5.63°, i quali arrivano a 56° di campo apparente con il classico ingrandimento per campo reale. Utilizzando comunque la normativa ISO 14132-1:2002 standard Nikon ne dichiara soltanto 52° nella sua scheda tecnica. Le conchiglie degli oculari ruotano con il classico sistema multi-lock e sono morbidamente gommate, purtroppo queste non sono completamente estraibili per semplificare la pulizia delle lenti frontali.
Per chi è adatto
Come detto in precedenza il binocolo è composto dai prismi a tetto, ai bordi del campo è possibile notare una lieve vignettatura osservando l’azzurro del cielo. Il rivestimento multi-strato è stato applicato da Nikon sia per i prismi che per le lenti di questo binocolo. Mentre i componenti ottici sono privi di arsenico e piombo, definiti quindi Eco. Il campo del binocolo non è piatto. A partire da circa il 70% del campo di vista le immagini cominciano a degradare, inoltre è possibile notare una certa deformità stellare, quindi in campo astronomico, a partire dal 65-70%, ma molto dipende anche dalla luminosità delle stelle che si osservano e dall’aberrazione indotta dai tuoi occhi.
Il rapporto qualità-prezzo del binocolo è più che soddisfacente, inoltre è dotato di ottime prestazioni, è leggero e la sua cura nei particolare è un marchio distintivo della casa madre. Il campo di vista purtroppo appare un po’ mediocre, con conseguente aberrazione cromatica, ma tutto sommato per quello che costa non possiamo proprio lamentarci. Questo Nikon Prostaff 5 10×50 può essere una buona alternativa, per quegli utenti che sono divisi tra il primo approccio astronomico e quelli che vogliono farne un uso generico in natura, i quali necessitano di binocoli compatti, leggeri e che non abbiano un prezzo di partenza troppo elevato.